28 March, 2024
28 Feb 16

TIBRE SOLO FERROVIARIO

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Il ministro Delrio nella recente audizione alla Commissione Ambiente della Camera ha dichiarato che per far fronte alla gravissima crisi ambientale e per abbattere le emissioni inquinanti derivanti da un settore dei trasporti antiquato e inefficiente "la prima strategia è la cura del ferro", con interventi strutturali e l’avvio di una programmazione puntuale in tema di mobilità sostenibile.

 

Poi, uno si immagina di uscire di casa e vedere progetti ferroviari avviati, nuovi treni e servizi efficienti, invece, i soliti titoli roboanti che, anche sulla stampa locale, annunciano di imminenti avvii di lavori autostradali: “Ti-Bre, via libera dal ministero. A breve i lavori”, e ancora “L’autostrada c’è, Milano no. Presentato il nuovo progetto di Stradivaria per la Cr-Mn”.

 

Cerchiamo nella notizia e troviamo che per contenere, si fa per dire, l’aumento dei costi della       

Cr-Mn, il ferro ha preso il posto del calcestruzzo nella costruzione dei viadotti.

Allora un dubbio ci assale: che sia questa la famosa cura del ferro???

 

Forse sì, un patto di “ferro”, oltre che di cemento e asfalto, che sancisce l’indissolubile unione di interessi privati tra le società Stradivaria spa e Autocisa spa,  che premono per realizzare due anacronistiche quanto inutili autostrade, la cui possibile costruzione minaccia l’ambiente, la salute,  l’economia di un territorio e quello che resta della bellezza del suo paesaggio.

 

Speriamo proprio di esserci sbagliati e che finalmente nel nostro paese si dia il via ad una nuova stagione, quella delle opere utili, moderne e ambientalmente sostenibili. Le autostrade guardano al passato della mobilità, ferrovia + bici guardano al futuro di una mobilità sostenibile.

 

Mentre in Lombardia solo il  7% delle merci viaggia su ferro e il  93% ancora su gomma, il console elvetico Baumann ci chiede, in attesa del nuovo tunnel del Gottardo, di potenziare con urgenza i collegamenti su rotaia verso la Liguria con l’obiettivo di eliminare i tir sulla strada. L’Austria tenta di nuovo di inibire il traffico su camion nei propri territori,  cosa che accadrà non appena sarà ultimato il tunnel di valico del Brennero,  con forti ripercussioni sull’economia italiana.

 

RFI  dispone già delle  tecnologie per una distribuzione efficiente e capillare delle merci su treno. Ma per rendere questa modalità competitiva c’è bisogno di una diversa politica degli incentivi fiscali, ora troppo a favore della gomma, e di nuove infrastrutture ferroviarie.

 

Sempre di più

NO alle autostrade Cr-Mn e Ti-Bre                                   

SI alle alternative ferroviarie e ciclabili